APPRENDISTATO SOTTO ESAME, STRADA DI MATURAZIONE PER TUTTI

Nel primi giorni di settembre si sono tenuti gli esami per gli apprendisti che seguono i corsi proposti dalle quattro sedi di ASLAM.

È stata l’occasione per fare il punto sulla bontà di questo nuovo tipo di contratto e sui risultati che porta nel campo della formazione professionale. Sono emersi infatti alcuni aspetti decisamente positivi, sia per gli studenti, sia per le aziende, che convincono sempre di più a proseguire per la strada dell’apprendistato. Vediamoli.

 

STUDENTI PIÙ CONSAPEVOLI E COINVOLTI

Nella sede ASLAM di Lentate sul Seveso quattro apprendisti del terzo anno di “Operatore del legno” e nove del quarto anno di “Tecnico del legno” hanno brillantemente superato gli esami. È il caso di usare questo aggettivo? Luigi Mettica, coordinatore della sede, ne è convinto e spiega perché: “Innanzitutto il modo di porsi di questi giovani è stato molto più ‘concreto’ rispetto ai loro compagni che non fanno la stessa importante esperienza presso le aziende”. Gli apprendisti infatti hanno puntato su un deciso approfondimento dell’aspetto professionale, in forza dell’esperienza effettuata sul campo, che li ha portati a proporre numerosi esempi legati a concreti aspetti lavorativi. C’è dunque un approccio più “adulto” verso la scuola e il lavoro, un gusto maggiore in ciò che si fa, testimoniata dai ragazzi stessi. La tesina di Ion ad esempio era incentrata sulla storia dell’intarsio, dalle sue origini fino alle tecniche più moderne, “perché è il lavoro che svolgo in azienda, e approfondire questo argomento mi ha dato molta soddisfazione.

Simone invece si è concentrato sul ‘centro di lavoro’, “una macchina rivoluzionaria che riunisce in sé tutte le apparecchiature tradizionali permettendo di risparmiare tempo”. Si tratta di un completamento di quanto appreso a scuola, “dove mi hanno insegnato le tecniche di base, mentre in azienda ho imparato a lavorare con una metodologia che rappresenta il futuro della produzione in legno e del mestiere di falegname”.

 

OCCASIONE DI CRESCITA

Per i giovani di Lentate l’apprendistato, culminato nel momento dell’esame, è stata un’esperienza di maturazione personale, che ha portato a fare scelte precise e consapevoli. Alcuni ragazzi infatti dopo tale esperienza hanno deciso di proseguire negli studi, chi in un altro istituto, chi con un ulteriore anno in apprendistato, altri ancora stanno valutando diverse offerte di lavoro.

Per tutti si è trattato di una strada importante di crescita, dunque, percorsa insieme a i docenti e agli imprenditori che li hanno accolti. È ancora Ion a raccontare: “Dell’apprendistato mi piace la collaborazione: c’è sempre qualcuno in azienda pronto a spiegarmi ciò che non capisco e ad aiutarmi a portare a termine i compiti che mi vengono affidati”. Ma c’è di più: “Nell’impresa in cui lavoro puntano anche a insegnarmi lavori nuovi e a migliorare ciò che so già fare”. Grazie a questo metodo Ion si è reso conto di essere maturato, dal punto di vista sia professionale sia personale. Infatti, “all’inizio non sapevo nulla di questo lavoro e ora mi possono affidare un incarico certi che saprò portarlo a termine. Ho scoperto che tutto ciò mi piace moltissimo e mi dà molta soddisfazione. Dal punto di vista personale mi accorgo che le responsabilità che mi sono state affidate al lavoro mi portano a essere più serio anche nella vita”.

L’esperienza in azienda ha aiutato Simone ad accettare le ‘osservazioni’ degli adulti come “una sfida per trovare la soluzione e non come un giudizio negativo sul mio operato”: un insegnamento che certo ha a che fare con l’atteggiamento di fronte a tutto, non solo con il lavoro e lo studio.

 

AZIENDE PROTAGONISTE

Il contratto di apprendistato prevede la presenza di un tutor aziendale oltre a quello formativo. Si tratta impiegati, o addirittura titolari, delle imprese che si fanno carico della formazione sul campo degli apprendisti.

L’esperienza di ASLAM nell’apprendistato sta mostrando quanto sia strategica tale figura per la crescita sia dei giovani sia delle imprese stesse. Nota infatti Mettica: “Durante lo svolgimento degli esami è emerso un dialogo tra tutor e studente pieno di interesse, attenzione e, in molti casi, di affetto”, una parola che non sempre si sente pronunciare in ambito lavorativo, ma che qui assume una valenza ancora più pregnante. Per molti di questi tutor, infatti, “la sensazione è di avere trovato finalmente dei giovani su cui contare per il futuro delle proprie aziende” conclude Mettica.

 

FORMAZIONE INTENSA ED EFFICACE

Nella sede ASLAM di Case Nuove di Somma Lombardo (Va) hanno sostenuto l’esame sei apprendisti dei corsi di Manutenzione di aeromobili e di Logistica.

Per le tesine gli studenti hanno attinto dall’esperienza sul campo, approfondendo alcuni dettagli dei compiti che sono stati loro affidati sul posto di lavoro e di cui sono diventati davvero esperti

La prova è stata passata con risultati meritori: in particolare i due manutentori del terzo anno hanno svolto un esame brillante, grazie anche a una preparazione intensiva individuale effettuata a luglio presso la scuola. I giovani hanno accettato la fatica di stare a tu per tu con i docenti per tutto il mese, mentre i loro amici e compagni erano già in vacanza, forse anche perché durante l’anno, sul luogo di lavoro, hanno imparato sulla propria pelle il valore della serietà di cui avevano sentito parlare a scuola. Questo “sacrificio” da un lato ha inciso fortemente in termini di rendimento, dall’altro ha dato modo ai ragazzi di acquisire maggiore fiducia nelle loro capacità.

Hanno avuto esito positivo anche gli esami degli apprendisti del terzo anno di “Operatore meccanico saldocarpenteria” e del quarto anno di “Tecnico di impianti termoidraulici” della sede ALSAM di Magenta (Mi). Per l’anno 2017-2018 è prevista la partenza dell’apprendistato per 13 giovani di quarta di “Tecnico di impianti termici” e di sei studenti del quarto anno di “Tecnico per la conduzione e manutenzione di impianti automatizzati”.

Infine, nella sede di ASLAM di San Macario di Samarate ha sostenuto con successo l’esame uno studente che ora sta frequentando, sempre in apprendistato, il quarto anno di “Tecnico per l’automazione industriale”.